Lettera per il 40° Anniversario da parte di Gianni Iacolino

Scritto da Gianni Iacolino

Giunti a quarant’anni di attività, si scopre di non essere soltanto un’istituzione culturale, ma di occupare anche un ruolo importante nella storia locale.
Il tempo trascorre veloce ed inesorabile, si susseguono gli anni e la loro fredda enumerazione ce lo ricorda. Ma non è così per la percezione del tempo che passa, che è avulsa dal susseguirsi dei numeri, delle date, della misura aritmetica. La percezione sa usare la misura del sentimento. Ed è un sentire che si modifica nel trascorrere del tempo e che si rapporta a ciò che si misura.
Il tempo scorre via in modo silenzioso tanto da non farsene accorgere come entità fisica.
Ne hai però la percezione netta del suo trascorrere dai segni che lascia indelebili nella nostra mente come ricordi e nel nostro animo come sentimenti. E gli uni inseguono gli altri in un susseguirsi e di rimpianti per chi, come me, rivive momenti legati ad intense emozioni.
Oggi si festeggiano i quarant’anni della fondazione del Centro Studi Eoliano ed i ricordi ed i sentimenti riemergono forti e palpitanti per me, per mio fratello e per le nostre famiglie.
L’immagine di mio padre mi avvolge dolcemente ogni giorni che passa ed in occasione di questo anniversario la sua assenza fisica mi rattrista ancora di più.
L’altra presenza, quella impalpabile, la sento intensamente.
Agli appuntamenti pomeridiani nel nostro raccolto giardino di Via Maurolico, il prof. Iacolino era forse il primo a prendere posto e l’ultimo a lasciarlo.
Era solito dire di essere curioso e di ogni argomento trattato amava prendersi cura.
Ma erano la Storia Medievale e la Letteratura Classica ad appassionarlo di più, capaci di animarlo di una vitalità sorprendente tanto da stimolare la vivacità del suo intelletto sino alla soglia dei cento anni.
Penso alla felicità che avrebbe espresso oggi nel 2021 per la celebrazione dei settecento anni dalla morte di Dante.
Al Sommo Poeta dedicò infatti la sua prima fatica letteraria. La pubblicò a Lipari nel lontano 1956, stampata dalla Tipografia Fiorentino, sita allora in Piazza Ugo di Sant’Onofrio, Marina Corta.

Era giustamente orgoglioso che il suo lavoro letterario su Dante, “SERVANDO MIO SOLCO”, fosse l’unico testo di Astronomia dantesca di cui la biblioteca universitaria di Berlino avesse notizia.
Ed un piccolo busto marmoreo del Sommo Poeta, che faceva bella mostra di sé sulla scrivania di mio padre, oggi riposa accanto a lui.
Tornando al rapporto culturale che lo legava al Centro Studi, facciamo un salto indietro nel tempo, all’anno 1993, anno in cui vede la luce “DESTINAZIONE EOLIE”, edito dal Centro Studi di Lipari.
È questo il quarto lavoro letterario del prof. Iacolino cui ne seguiranno altri quattordici, oltre ad un immenso volume di scritti inediti.
Il lavoro si inserisce in quel filone letterario di viaggiatori europei, riportato alla luce dal Centro Studi, che, a cavallo tra il Settecento e l’Ottocento, raggiungono le Eolie.
E ciò – scrive Iacolino – grazie al fervore di quel manipolo di giovani che fa capo al Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi Eoliani.
Si trattò di un impegno convinto e costante che ha dato un forte contributo all’esperienza di quel magico periodo culturale, avido di conoscenza che spinse le migliori e più illuminate menti dell’epoca a spingersi alla scoperta del dimenticato mondo ellenistico romano del Sud Italia e della Sicilia in particolare.
Nell’arco di sette anni Nino Paino, Nino Saltalamacchia e la compianta Annamaria Leone riesumarono e riproposero all’attenzione degli isolani e degli amici villeggianti, che amano le nostre isole, gli scritti di Alessandro Dumas padre, di Houdel, di Vuillier e di Dolomieu, rarità bibliografiche che offrono un eccellente contributo alla riscoperta della nostra identità storica.
Di tutto questo la comunità eoliana dovrà esservi grata.

Gianni Iacolino

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