Le Isole Eolie: sette, straordinarie, sono luoghi in cui la natura, la bellezza del paesaggio si lega con una intensa attività di trasformazione umana. Le cave di pomice di Lipari, l’industria estrattiva, l’intelligenza, la manifattura, ma anche una straordinaria attitudine alla trasformazione. Antica civiltà, processi industriali contemporanei.

In quelle cave di pomice a metà degli anni ‘80 ci sono state delle incredibili manifestazioni di musica; ed oggi ricordare quel festival dell’arcipelago nell’occasione delle celebrazioni del Centro Studi Eoliano, significa avere contemporaneamente consapevolezza di memoria e un progetto per il futuro. Le cave di pomice vanno salvate, rischiavano l’abbandono, il deperimento e anche una grave violazione della qualità dell’ambiente.

Adesso, dopo un’iniziativa presa dal Corriere della Sera e seguita da Museimpresa e dal Turin Club Italiano, da Federculture e da Sicindustria, la Regione Siciliana ha deciso di intervenire. Un museo dell’industria e del lavoro nelle Eolie e un parco archeologico. Industria e lavoro. Cultura e ambiente. E questa è una cifra fondamentale per fare crescere nelle Eolie – anche nelle Eolie – un turismo di qualità. La bellezza dei luoghi, l’intelligenza delle trasformazioni.

Quaranta anni del Centro Studi Eoliano sono importanti perché ricordano intensa attività di questa associazione benemerita per la qualità della vita nelle Eolie, non soltanto nella corta stagione estiva ma in un periodo più lungo. Quei 40 anni e le attività che si possono sviluppare, posso garantire alle Isole Eolie un futuro in cui turismo, intraprendenza, cultura sono leve fondamentali di un nuovo equilibrio sostenibile.